1° Serie- Honda Transalp XV600 (1987-1988)

Le più famose sono la Transalp grigia e quella bianca, ma nel 1988 uscì anche un terzo colore “caffelatte” con il codice YR151.

***

La Storia “ufficiale” della Transalp inizia nel mese di ottobre 1986 quando venne presentata al Salone della Moto di Parigi la Honda Transalp XLV600 V tra lo stupore e la curiosità di tutti gli addetti ai lavori.

Un nuovo concetto di moto, polivalente, eclettica, attraente, classificata all’inizio come una superfuoristrada, ma divenuta velocemente il punto di riferimento di un diverso modo di concepire la moto, compagna infaticabile di ogni idea del motociclista.

Il successo di questo modello deriva da un motore indistruttibile, una linea filante ma allo stesso tempo protettiva alle elevate velocità, la facilità di guida in tutte le situazioni anche di disimpegno a basse velocità, lo studio aerodinamico delle sovrastrutture.

Ma perchè si chiama “Transalp” ?

La Rally Transalp era una gara che veniva fatta alla fine degli anni 70 tra l’Austria (con partenza da Graz) fino ad arrivare a Monaco nel Principato di Montecarlo.

Una moto unica, capace di coniugare perfettamente ogni aspettativa del pilota, con un pizzico di Dakar, un pizzico di enduro e tutta l’affidabilità Honda.

Aumenta la carenatura, si allungano le sospensioni, si aumenta il comfort con uno studio delle forme e dell’ergonomia, il parafango anteriore si disegna attorno alla ruota, lampeggiatori incassati, piastra para motore, motore affidabile e con poche vibrazioni…è nata una stella.

Lo sapevate che sono state vendute ben 5.000 moto nei primi 6 mesi di commercializzazione ?

Lo sapevate che nel 1989 venne rievocato il percorso del precedente raid con un evento creato dalla Honda per i possessori della Transalp denominato Vienna-Nizza ?

Ecco qui tutti i dettagli !!!

DATI TECNICI

Nome Modello: Transalp 600V

Presentazione: Salone di Parigi, Ottobre 1986

Inizio vendite in Italia: Marzo 1987

Colori disponibili: Bianco/Azzurro, Grigio/Azzurro

Capacità Serbatoio: 18 litri (di cui 3,5 riserva)

Potenza Max: 47,04 Cv

Velocità Max: 172,2 Km/h

Consumo medio: 16 km/litro

Accelerazione (0/100kmh): 5,4 sec.

Rapporto Peso/Potenza: 3,91

Peso (a secco): 174 Kg

Peso reale (senza carburante): 184 Kg

Altezza sella: 850mm

Ruote: Anteriore 90/90×21, 130/90×17

Prova: Motociclismo febbraio 1987, Motociclismo Aprile 1987, Moto Sprint n.39 23/29 settembre 1987.

Prezzo: Lire 8.295.000

OWNER REVIEW

Cosa vuol dire avere la 1° serie Transalp ?

A dire il vero ne avute 3, due grigie e 1 bianca (più bella esteticamente). La prima Transalp che ho visto l’ha comprata mio padre nel 1987 e tutto fiero me l’ha portata dove giocavo in piscina con gli amici: era diversa da tutte le altre moto, stupenda con quei cerchi d’oro, le livree rosse e blu e quell’aspetto di globetrotter capace di portarti davvero ovunque. D’estate andavo in vacanza al Colle della Lombarda e si sentiva il bicilindrico avvicinarsi come la banda nei giorni di festa.

Se esiste questo sito, la colpa è di mio padre e della Transalp 600 del 1987.

Entrando un po più nel tecnico, ci sono un paio di cose che bisogna proprio dire su questa prima serie:

  1. non c’è su niente e quindi non c’è nulla da spaccare. Niente elettronica, niente ausilio alla guida tipo ABS, DTC, HSTC, Torque control, niente indicatore della benzina, niente sensori cavalletto, ma hai tra le mani un mezzo solido, affidabile e riparabile con filo di ferro, scotch americano e una bella saldatura.
  2. Non usare i freni, tanto è (quasi) inutile. Impara a guidare questi 200 kg. di moto con il cambio e con ampio anticipo di spazi di frenata. Ci ho fatto tanti passi alpini e tante vertiginose discese, ma la staccata all’ultimo metro non è nell’alfabeto del freno a tamburo.
  3. Il mitico motore nero: se siete ecologisti convinti e amanti dell’ambiente non fa per voi. Il motore della prima serie consuma olio, fa 16 km con un litro e spinge come nessun motore 600 delle serie successive. E’ un motore concepito nei primi anni 80 dello scorso secolo con logiche completamente differenti da quelle di oggi e quindi non aspettatevi lo stesso motore di un CBX 500 di oggi.

Pregi: “La Transalp non è un enduro, non è una moto stradale, non è una granturismo, ma è tutte e tre le cose !!! La moto totale per eccellenza, sciolta in città, veloce in autostrada quanto basta, agile sul misto, ti permette di avventurarti nelle stradine che non faresti mai.

La prima serie è spartana, poche le cose a bordo – poche le cose che potrebbero rompersi, costruita come non se ne fanno più, a trent’anni di distanza è ancora una moto valida mentre le sue concorrenti non esistono neanche più. Un pilastro della storia della Honda, una moto che ha raggiunto un successo come pochissime altre.

Difetti: La moto totale deve aver pur qualche difetto ?

Allora vediamo di annotare quelli più importanti:

  1. Frenata: la prima Transalp non frena, rallenta e quindi con passeggero e a pieno carico è meglio dosare velocità e spazi di frenata;
  2. Consumo d’olio: il mitico motore nero è assetato d’olio, meglio controllare ogni 500km il livello; dopo 30 anni circa il chiletto ogni mille è la norma;
  3. Centraline: calore, pressione e colpi possono comprometterne il funzionamento, caldamente consigliata la sostituzione
  4. Cruscotto spartano: il livello della benzina, l’orologio, l’indicatore di marcia, la spia cavalletto, l’indicatore della riserva, non ci sono.
  5. Frecce cotte: il disegno delle frecce posteriori molto lungo e a profilo di soffietto con il tempo tende a spezzarsi, inoltre se troppo vicino allo scarico tende a cuocersi e annerirsi.

Le figurine della prima serie:

Se ne vuoi comprare una, cerca qui:

https://www.moto.it/moto-usate/honda/transalp-600/18gwk3

Copertina, Introduzione, Cap. 1, Cap. 2, Cap. 3, Cap. 4, Cap. 5, Cap. 6, Cap. 7, Cap. 8, Cap. 9

<<< O >>>