Anche quest’anno siamo riusciti a fare il Megatour 2018, non era mica scontato visto impegni di ogni genere specialmente legati al lavoro e agli affetti…ma ce l’abbiamo fatta !!!
Quest’anno si va a est… più ad est che si può e infatti di buon ora ci siamo preparati e siamo andati fino a Trieste in autostrada…un pó una shampata, ma all’andata o al ritorno l’autostrada ci tocca sempre farla. Trieste è un lembo di internazionalità lontano dall’Italia…ci si aspetta che sia finito tutto a Monfalcone e invece si va ancora avanti fino a questa città che non è Italia, non è Slovenia, non è Austria…ma è un po tutto assieme, shakerato in modo unico come solo noi italiani siam capaci di fare.
Decidiamo di andar a dormire un pó fuori e ci troviamo in un antico paesello tutto da descrivere, ma essendo un mio piccolo segreto, non saprete mai dov’è.
Il giorno dopo si parte in direzione di Cividale del Friuli, dove ci fermiamo per una mezza giornata alla scoperta di questo gioiello; visitiamo prima il ponte del Diavolo, poi il tempietto longobardo, la cattedrale ed i musei longobardo e della cristianità.
Tutto molto bello, ma è già ora di tornare in sella perché ci aspettano molti km; si va in Slovenia e lungo il percorso passiamo per Caporetto e la cascata di Slap Boka (una delle più grandi che abbia mai visto), poi via sui pendii della Slovenia alla scoperta del parco del Triglav; inaspettate cime fanno da contorno a una danza slovena in luoghi completamente sconosciuti e disabitati.
Con il Passo Predil torniamo in Italia e facciamo sosta al carinissimo laghetto sotto il passo continuando a contemplare la bellezza dei luoghi, ma un occhio all’orologio ci consiglia di accendere Esmeralda per qualche (centinaio) di km ancora.
Discendiamo verso Tarvisio e andiamo verso Kraniska Gora girando verso un collinoso versante passo che porta verso il Passo Wurzen; sul lato sloveno è insignificante, ma sul lato austriaco è una vera bomba di pendenze ed è qualcosa che non avevo mai visto…deve essere per quello che ci hanno messo un carro armato in cima !!!
La giornata finisce con una planata sulle campagne austriache fino a Spittal Am Drau, rampa di lancio per le avventure del giorno dopo.
E finalmente arriva il giorno del Grossglockner: quanti pensieri, progetti, speranze e delusioni su questo mitico passo che è una pietra miliare immancabile nel palmares di un vero motociclista.
Sono nervoso come se dovessi sostenere un esame dove non so se sono preparato abbastanza, ma ormai si va, non c’è più tempo per ripassare.
Arrivati in valle a Wiltner si capisce che inizia lo spettacolo…siamo centinaia di moto che salgono pendenti tornanti, una processione pagana per lo conquista dell’ardito simbolo adesivo.
Alla stanga ti chiedono 26 Euro e sono un po perplesso sulla cifra, ne varrà davvero la pena ? Come prima cima decidiamo di andare all’Edelweiss Spitze…è una figata !!!! Strada bellissima, piazzole per le foto, neve, moto…non avevo mai fatto un passo così….indescrivibile. Mi rimangio le mie perplessità sul prezzo…son soldi ben spesi.
L’ultimo tratto è quasi da paura, ma vuoi non farlo dopo tutti questi km ?!
Riscendiamo e mi aspetto altrettanto dal Grossglockner, anzi di più visto tutta la fama che ha !!! E invece rimango un po’ deluso dalla salita e dal supermercato che c’è in alto; tutto organizzato, tutto perfetto, ma l’avventura dov’è ?
Vabbè, scendiamo a valle con un po’ di amaro in bocca dalla delusione, ma ci aspettano altri paesaggi e vette da scoprire…e allora vai !!!
Si scende a Lienz e poi a Sillian e si torna in Italia, dentro a San Candido e su fino al Lago di Misurina…ma che ne sanno sloveni e austriaci di Alpi…le superstar sono le Dolomiti !!!
Le viste dal Lago di Misurina mozzano il fiato e mi sento fortunato ad essere qui adesso a godermi questo spettacolo.
Facciamo il Passo Tre Croci e atterriamo a Cortina, è tempo di riposare un po’, il Megatour va gustato, non divorato.
E così arriva l’ultimo giorno, colazione volante e alle 8.30 si esce a giocare !!! Attacchiamo impazienti il Giau e ci fermiamo a fare uno foto shooting mentre è tutto nostro…sono estasiato da tanta bellezza e scatto foto senza freni come se non capissi neanche cosa sto facendo.
Arriviamo al Passo che non c’è ancora nessuno e devoto mi dirigo dal Maestro Capraio; ogni Megatour è dedicato al protettore del mototurismo da cui devo andare religiosamente a rendere omaggio.
Poi si risale in sella e il dilemma mi attanaglia: noiosa parata di passi secondari oppure virtuosismi lirici in un crepuscolo di estasi alpina ? Ovviamente la seconda e allora andiamo a fare il Fedaia con il suo mistico piano inclinato da Malga Ciapela a Capanna Bill per vedere la Marmolada da vicino quasi a poterla toccare.
Ma non è finita qui: un Passo Sella come piatto principale non lo ordiniamo ?
Ma che bellezza queste curve, davvero deve finire tutto ? Non si può rimanere a giocare anche un altro giorno ? Purtroppo no.
Il Megatour 2018 è finito scendendo dal Passo Sella (a dire il vero volevo andare anche al passo Gardena, ma ho desistito); ma nella mente di un mototurista la fine corrisponde solo all’inizio di un nuovo progetto che il tempo e le cartine sveleranno presto.
Ovviamente si passerà dal Maestro Capraio, ma quali saranno le nuove vette da conquistare ?
Megatour 2018: 1.378 Km
Passi conquistati: Sella, Fedaia, Tre Croci, Iselberg, Grossglockner, Hoctor, Wurzen, Predil.




















