Il Giro d’Oropa

Il 2 aprile siamo andati a fare un giro davvero fantastico con il gruppo dei Transalpisti Folli restando in moto praticamente 12 ore dalle 7 della mattina alle 19 dello stesso giorno, il contachilometri segna 381km, ma ripartirei subito se sapessi di poter rivivere una giornata così divertente.

La partenza è un po freschina in quel di Lecco alle 7.15, ma la voglia di una bella giornata entusiasma tutti i partecipanti che hanno la speranza di vedere bei posti, fare belle curve e divertirsi in compagnia.

Si scende verso Milano con il tempo un po coperto ed il sole che stamattina ha deciso di dormire fino a tardi, ma già arrivati al secondo punto di ritrovo sembra che si sia deciso anche lui ad alzarsi e venire con noi.

La compagnia oggi è davvero numerosa, con nuovi partecipanti, storiche presenze e personaggi che talvolta si uniscono ai nostri giri; ognuno porta con sè un talento da scoprire e valorizzare e tutti assieme siamo un gruppo davvero variopinto e singolare. Mario è venuta da Aosta per vivere una giornata assieme ai suoi amici e Claudio è venuto a testare quanto la sua volontà possa superare ogni difficoltà.

Arriviamo al Santuario di Oropa abbastanza presto e riusciamo a visitare le diverse chiese durante la funzione principale ammirando la grandezza e le opere di questo complesso religioso.

La strada che ci aspetta è ancora lunga, pertanto decidiamo di fare una deviazione inaspettata…la Galleria Rosazza: il percorso è abbastanza pulito anche se strettino nella parte sommitale. Le automobili sono pressochè sconosciute e si ammira un panorama davvero singolare con alle spalle le montagne e davanti una sconfinata pianura che non si capisce bene dove finisca. La galleria è aperta, ma percorrendola ti sembra di percorrere un tunnel per qualche miniera o mondo di un’altra dimensione; usciamo dall’altra parte verso Rosazza e scendiamo la strada tra una miriade di tornanti e passaggi per il deflusso dei torrenti che per una volta ringraziamo siano asciutti.

Arrivati a Rosazza ci dirigiamo in direzione della Panoramica Zegna percorrendo la strada che da Rosazza porta a Varallo Sesia; la giornata è davvero perfetta per ammirare le montagne ed il panorama che si gode da quassù, tanto che si fa fatica a scegliere se concentrarsi sulla godibilissima strada o guardare la vastità e grandezza del panorama.

Pausa al chiosco con vista Monte Rosa che, schivo, si nasconde tra qualche nuvola e poi, rifocillati e riposati… si riparte !!!

Si scende dalle montagne per infilarci tra le valli per arrivare fino a Verbania: tutti ci hanno lasciato la strada libera per divertirci e possiamo fare tutte le curve alla velocità che desideriamo; il contachilometri instancabile continua a fare il suo lavoro di contabilità della strada, ma non vede il sorriso sotto il casco quando percorriamo la Colma di Varallo pennellando curve a destra e sinistra su una strada davvero perfetta.

Arriviamo a Omegna e passiamo attraverso i tavolini delle persone che stanno pranzando che con sguardi increduli si chiedono come facciamo a fare una domenica così e noi ricambiamo i loro sguardi e commenti pensando esattamente la stessa cosa.

Questa giornata sembra non finire mai e le emozioni sembrano troppe per essere contenute in un giro di orologio, ma ancora tante cose mancano prima di arrivare a casa: un temporale verticale visto come in un film, una corsa ad imbarcarsi su un traghetto in partenza, un percorso accanto ad un lago metà italiano e metà svizzero, una strada allagata ed un ritorno a casa accompagnato dal sole che vuol farsi perdonare per essersi alzato tardi.

La giornata è stata lunghissima, stancantissima, continuo a sbadigliare perchè voglio solo andare a dormire, ma dentro di me mi chiedo…quando ripartiamo ?

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