23 gennaio 2022

El MagnaFrecc

Come si potrebbe altrimenti definire chi decide di far 340 km in gennaio con una temperatura prossima allo zero termico ?

Ma noi siamo cosi’…dolcemente complicati e pertanto decidiamo di andare a fare la Centovalli proprio quando non se lo immaginerebbe nessuno.

La partenza è fissata alle 8 di mattina dopo un’alba di fuoco che illumina la nostra giornata; ci si incontra un po intirizziti e stupiti, ma anche con la voglia di far grandi cose proprio all’inizio dell’anno.

Da Lecco andiamo a Como e ci facciamo subito un caffè per ricordarci l’esistenza delle dita dei piedi e presto si riparte per la Svizzera con un giro che arriva fino a Lugano per poi ritornare in Italia a Ponte Tresa.

Ci attende una cara amica alla dogana di Zenna e la facciamo aspettare 2 orette per essere sicuri che sia congelata a dovere, ma quando arriviamo è un piacere vedere il suo sorriso illuminarsi per la possibilità di un giretto in compagnia.

Siamo presto a Locarno, dove (intabarrati come Unni) sorseggiamo Thè Twinings in una rinomata sala da colazione liberty tra lo stupore e l’indignazione dei nobil presenti.

La nostra Barbara vorrebbe tornare, ma la convinciamo a venire con noi fino al Santuario di Re attraverso la mitica Centovalli che fatta oggi ne vale almeno Mille.

Curiosamente non c’è nessuno e i nostri centauri si scatenano a pallettoni tra le curve della valle con sorrisoni fin dietro le orecchie.

Visita all’elfico santuario psichedelico e inizio del ritorno attraverso la Val Cannobina, toboga ghiacciato dove 4 occhi non bastavano per vedere le cascate di ghiaccio ai lati della strada.

Fortunatamente siamo sul Lago Maggiore tutti in piedi e c’è ancora luce e un sole che ci ritempra dopo aver attraversato Narnia d’inverno; lo scendiamo con serenità fino a Stresa dove prendiamo l’autostrada che riporta ognuno alle proprie docce bollenti meritate.

Che dire….riesco ancora a muovere le dita dei piedi !!!